prov. di avellino

Bagnoli Irpino (Av), Altopiano Laceno

Bagnoli Irpino (Av), Altopiano LacenoBagnoli sorge prima dell’anno Mille, come centro fortificato a difesa del ducato longobardo di Salerno. Al tempo della minore età di Federico II, Diopoldo di Hohenburg, capitano tedesco, ne fa un centro di rilevanza strategica; il paese divenne una piazza d’armi, viene cinto da poderose mura e munito di un formidabile castello, situato sul poggio detto Serra, e dominante tutta l’alta valle del Calore. Per secoli fu Demanio Regio, finchè al tempo degli Aragonesi fu dato in feudo, insieme con Montella e Cassano alla famiglia dei Cavaniglia, spagnoli imparentati con gli Orsini. In tale periodo il paese conobbe i più notevoli benefici di progresso e rinnovamento, diverse iniziative produttive furono migliorate ed ingrandite. Per secoli fu Demanio Regio, finchè al tempo degli Aragonesi fu dato in feudo, insieme con Montella e Cassano alla famiglia dei Cavaniglia, spagnoli imparentati con gli Orsini. In tale periodo il paese conobbe i più notevoli benefici di progresso e rinnovamento, diverse iniziative produttive furono migliorate ed ingrandite. Eretto a ducato nel 1611, fu tenuto in feudo dalla famiglia Maiorca-Strozzi, fino al 1806 quando fu abolita la feudalità. Custodi gelosi e fieri della loro libertà, i bagnolesi imponevano sempre ai diversi feudatari il giuramento dei “Capitoli”, norme e privilegi riguardanti gli usi civici sul demanio da parte della popolazione. La rivoluzione del 1799 e i moti carbonari del 1820, videro i bagnolesi parte attiva, e la conseguente restaurazione si fece sentire in questi luoghi in modo più cocente. Quaranta famiglie furono interdette dai traffici e dai commerci, segnando il declino di tutte le attività produttive. Il paese per il suo futuro punta tutto sul turismo, considerata la sua unica vera risorsa di sviluppo.