prov. di napoli

S. Antonio Abate (Na), Via Roma

S. Antonio Abate (Na), Via RomaSito nella pianura sovrastata dalla catena dei Monti Lattari, culminante nella Penisola sorrentina con la vetta del Faito, il Comune di Sant’Antonio Abate si estende nell’immediato entroterra stabiese (Ager Stabianus) e, in parte, nell’Agro nocerino-sarnese. Di origini amministrative recenti, la cittadina si è costituita comune autonomo nel 1925, distaccandosi nel 1929 dal sovrastante Comune di Lettere. Il suo territorio è stato abitato, sin dalle epoche remote, da popolazioni indigene e di origini indoeuropee come gli Opici, gli Osci, gli Etruschi, i Greci, i Sanniti, i Campani ed i Romani. Soprattutto la civiltà di questi ultimi è documentata da numerosi reperti archeologici, riportati alla luce in loco in anni di ricerche. Di particolare importanza storica è stato lo scontro finale della guerra Gotico-Greca, avvenuta in territorio abatese e risoltasi con la diaspora dei Goti e la morte del loro re Teia. Dopo un oscuro periodo di abbandono fino all’anno Mille, la cittadina ha conosciuto, a partire dall’XI sec., una lenta ripresa economica grazie alla bonifica delle zone paludose, un tempo molto estese, favorita anche dalla nascita, intorno al XV sec., delle prime masserie che hanno costituito il nucleo del vecchio “Borgo di Sant’Antuono”. Nei secoli successivi il paese si è sviluppato gradatamente, fondando la sua ricchezza sull’agricoltura prima e sulle attività ad esso connesse poi. Negli ultimi anni l’economia di Sant”Antonio Abate si è concentrata soprattutto sul settore industriale della trasformazione del pomodoro e delle colture specializzate in serre che hanno comportato anche, tra le altre, lo sviluppo delle attività del terziario.