prov. di salerno

Maiori (Sa), Torre Normanna

Maiori (Sa), Torre NormannaLe origini della città risalgono al periodo degli etruschi. Dal secondo dopoguerra Maiori ha registrato una notevole espansione urbanistica e vanta uno dei migliori tenori di vita della Campania. La cittadina è principalmente una località turistica e può contare – oltre ad una vista mirabile – anche sulla spiaggia più lunga di questo tratto di costa della penisola amalfitana. Ad oggi non si sa con certezza chi siano stati i veri fondatori di Maiori. Esistono le ipotesi più varie. Ci sono teorie che attribuiscono la fondazione della cittadina ai greci, agli etruschi, ai picentini, ai romani e finanche al principe dei longobardi Sicardo. Il nome originario di Maiori era Rheginna Maior per distinguerlo dalla vicina cittadina Rheginna Minor (l’attuale Minori). Inizialmente tutte le cittadine della costa vennero edificate dai conquistatori che si susseguivano, come per esempio gli etruschi ed i romani. Nel periodo della caduta dell’ Impero Romano d’Occidente vi furono altri insediamenti. Intorno all’830 i luoghi della costa furono riuniti in una “Confederazione degli Stati Amalfitani”. Fecero parte della Repubblica marinara di Amalfi le città tra Lettere e Tramonti e tra Cetara e Positano (come anche Capri). I loro abitanti, in maniera collettiva, vennero chiamati “Amalfitani”. Ogni città in quel periodo mantenne il proprio nome e la propria autonomia amministrativa, svolgendo un ruolo specifico nella Confederazione. Dopo l’anno mille Maiori (assieme ad Amalfi) passò a fare parte del Principato di Salerno e ne seguí le vicende storiche. Nel 1343 una mareggiata distrusse gran parte del litorale di tutta la Costiera, che – tra l’altro – viene anche menzionata in una lettera di Francesco Petrarca al Cardinale Giovanni Colonna. Dal 1811 al 1860 è stato capoluogo dell’omonimo circondario appartenente al Distretto di Salerno del Regno delle Due Sicilie. Dal 1860 al 1927, durante il Regno d’Italia è stato capoluogo dell’omonimo mandamento appartenente al Circondario di Salerno. Maiori ha molti monumenti di interesse storico e artistico: tra essi il Palazzo Mezzacapo, la Collegiata di S.Maria a Mare, il Castello di S.Nicola de Thoro-Plano, il Complesso monastico di S.Maria Olearia. La principale festività di Maiori è la “festa patronale di Santa Maria a Mare”, che coincide con il giorno di Ferragosto. La protettrice viene festeggiata anche la terza domenica di novembre; questa ricorrenza è ricordata dai Maioresi come “A Madonna è nott'” (“La Madonna di notte”), dal momento che la prima messa è celebrata alla luci dell’alba, quando gli abitanti della cittadina sono svegliati dallo sparo di mortaretti e dalla banda, che gira per le vie cittadine intonando una pastorale natalizia. Le processioni di novembre e di Ferragosto si concludono sempre con la cosiddetta “corsa della Madonna”: la statua della Vergine viene portata di corsa lungo i 127 gradini della scalinata che separa la piazza D’Amato dalla Collegiata. Questo rito rappresenta simbolicamente l’assunzione di Maria in anima e corpo in cielo.