prov. di avellino

Montemiletto (Av), Piazza e Monumento ai caduti

Montemiletto (Av), Piazza e Monumento ai cadutiPosizionato sul rilievo montuoso che forma lo spartiacque tra le valli del Calore e del Sabato, nelle colline centrali dell’Irpinia. Dista dal capoluogo Avellino 20 km. L’economia è basata principalmente sulla produzione agricola, sostenuta da una gran quantità di acque sorgive, e dall’industria. Il paese è attraversato dall’autostrada Napoli-Canosa e dalla via Nazionale delle Puglie. Una galleria autostradale lunga 1 km passa proprio sotto il paese. Il castello, emblema del paese,  nonostante abbia  subito   nel  corso dei secoli vari rifacimenti , modifiche  e ristrutturazioni , non tradisce nella sua  attuale conformazione le sue origini. La  disposizione  architettonica e  volumetrica  non nasconde che  da un impianto murario  e difensivo con torri  quadrate a  scarpata , con coperture a volte, si è passati  ad una cinta muraria  a forma di poligono  esagonale rinforzata da   torri agli spigoli; una terza torre  cade sulla “Porta della Terra”  e una quarta  forse è stata  abbattuta e sostituita con l’attuale torre dell’orologio; disposizione difensiva  che doveva abbracciare tutta l’attuale piazza Umberto I ; il primo nucleo abitato durante i secoli “di ferro”, VI, VII e VIII periodo dominato dai Longobardi.
Nel corso dei secoli  il nucleo si è andato allungando  e allargando sino a raggiungere  l’attuale conformazione  a forma di foglia , anzi a “spina di pesce” la cui parte dorsale  e mediana  è formata  dalla via Margherita , mentre le “spine “ laterali  sono costituite  da stretti vicoli ( denominati “rue” fino al XVIII secolo  termine di chiara origine francese  importato quindi sicuramente dai Normanni i quali provenivano dalla Normandia, regione della Francia)  che dipartendosi dalla via centrale  scendono lungo le due scarpate  conducendo a case anguste , chiuse e  quasi nascoste , denotando il bisogno  di difesa   e il senso  di  timore propri  dei secoli “bui”  dell’alto Medio Evo. Dalle vecchie mura che ancor oggi  si ergono a difesa , si nota un’altra costruzione a forma  quadrata  e a scarpata (bastione)  sulla quale nel 1200  circa è sorta l’attuale chiesa di Santa Maria  Maggiore  poi dell’Assunta utilizzando come campanile probabilmente  una precedente torre quadrata  che  serviva da punto di vedetta  per i “milites” Normanni. Sull’arco di pietra  della porticina del campanile  un braccio armato  di spada su tre monti  è stato assunto come emblema del Comune. Con buona probabilità quindi  il centro abitato cinto  e difeso  da poderose mura e bastioni  si è  prolungato sino alle citata Chiesa  e a quella di S. Pietro Apostolo   e poi ulteriormente  sullo strapiombo di Torre le Nocelle. Nel 1637, un arco di pietra eretto  dai cittadini in Onore del Principe , adornava la porta  che dava accesso alla terra  che significava località abitata e cinta di mura a suggellare un nucleo  che si era esteso al di fuori dell’antica cinta muraria.