prov. di napoli

Marano di Napoli (Na), piazza Spirito Santo

Marano di Napoli fino agli anni sessanta era prettamente un centro agricolo: oggi si avvia a percorrere le tappe del terziario. Con l’evoluzione della società, alcuni antichi mestieri tipici di Marano sono andati perduti; tra questi quello dei “montesi”, che lavoravano nelle cave di tufo della zona. I “cestai” lavorano ancora oggi legno di castagno o di faggio, facendo uso persino dei denti, per produrre cesti destinati per lo più al lavoro dei campi. Altri artigiani indispensabili per l’andamento dell’economia locale erano i “carrai”, che costruivano e riparavano i carri, e gli “scalari”, la cui “specialità” era il cosiddetto “treppiedi”. I “mugnai”, proprietari dei mulini, erano addetti alla macinazione del grano.  San Castrese, vissuto nel V secolo, durante le persecuzioni dei Vandali, è il santo patrono.

Marano di Napoli (Na), piazza Spirito Santo

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